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Descrizione

La Via della Spessa, a Farnetella, è una strada bianca di campagna che inizia dalla strada che da Rigomagno Stazione conduce a Sinalunga e termina in alto per la strada che da Farnetella conduce a Collalto. La via è molto suggestiva perché attraversa una dei punti panoramici del Comune più ricco che bellezze paesaggistiche con un’alternanza di boschi, ulivi e vigne. Oltre alla presenza dei boschi, l’olivo e la vite la fanno da padrona per tutta la campagna circostante. L’olio che qui viene prodotto è assai pregiato e famoso, ma non di meno è il vino, la cui produzione fin dalla fine del XIX° secolo era particolarmente pregiata e conosciuta anche in Italia.

La strada della Spessa attraversa un paesaggio che fin dal medioevo è stato plasmato dall’ uomo, interagendo con la natura circostante e adattandosi alle varie esigenze che a esso serviva. L’ importanza di questa strada è tale che la sua storia risale all’ epoca etrusca, quando Adolfo Ferrari, padrone della tenuta di Farnetella, a fine 800 descrisse il ritrovamento di alcune tombe etrusche risalenti al periodo tardo ellenistico. Sempre nella stessa zona dove, a causa dei numerosi lavori agricoli che il Ferrari portava avanti nella sua tenuta agricola, fu ritrovata una necropoli romana.

La strada della Spessa non si presentava come oggi: partendo dalla pianura, la strada oggi è rettilinea e sorpassa il podere ‘La Spessa’ con una certa agilità, ma fino al 1800 la Via della Spessa a metà collina diventava particolarmente tortuosa. Tutta una serie di sentieri collegava la Via ai poderi collinari e una di queste strade di campagna collegavano direttamente la Spessa al castello di Farnetella, fino a raggiungere la porta di accesso al borgo.

Il podere della Spessa, nei catasti ottocenteschi, era collegato da una strada rettilinea oggi individuabile con la vigna della tenuta, mentre in collina, solo recentemente, con una serie di curve, l’attuale strada a sterro collega i poderi Giardino e Giuncatello. In direzione di Collalto, la strada non ha subito particolari cambiamenti rimanendo intatta e seguendo il vecchio percorso. Nel paesaggio collinare della Spessa, persistono ancora i tracciati delle vecchie strade interpoderali, quella che collega il Podere Giardino con il bosco di Poggio Sant’ Angelo.

Il toponimo Poggio Sant’Angelo deriva dall’ epoca longobarda. Furono proprio i longobardi, popolazione nomade e barbara provenienti dal nord Europa, a postare il culto di San Michele Arcangelo, una volta venuti a contatto con le popolazioni cristiane. Il toponimo ‘Spessa’ deriva dal latino: spissus, spissa, spissum ovvero ‘spesso’. Il toponimo latino dovrebbe fare riferimento alla presenza dei boschi assai fitti, quasi inaccessibili e impraticabili da chi doveva intraprendere il percorso collinare dalla Cassia Adrianea, che scorreva in pianura.

La storia della Via della Spessa è ancora oggi da approfondire come tutta la campagna che la attraversa sia dal punto di vista ambientale sia dal punto di vista storico ancora da scoprire.

Ultima modifica: lunedì, 12 maggio 2025

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