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Descrizione

Castello di Bettolle

La struttura urbana del centro storico di Bettolle mantiene ancora una forma di tipo anulare, simile ad altri centri storici come quello di Lucignano, Castiglion Fiorentino e Cetona. Questo tipo di conformazione si differenzia da altri e rende particolare questo tipo di schema edilizio, poiché gli edifici di rilievo pubblico si trovano nella parte sommitale della collina e più in basso a raggiera si trovano gli edifici religiosi e quelli dediti al servizio commerciale.

Qui, in via del Castello, sul Poggio, possiamo trovare i ruderi dell’antico maniero integrato tra le abitazioni. Nella torre possiamo intravedere due bocche di cannone, anche se nella cultura popolare bettollina, queste sono due aperture per far scorrere le catene di un ponte levatoio. In alto possiamo vedere tratti di cordoli in mattoni, formati da dischi in cotto. I cordoli servivano per non far appoggiare le scale alle mura del castello durante l’asssedio. Il castello mantiene ancora passaggi segreti oltre che tratti di muratura antica. La struttura fu distrutta e incendiata da Ascanio della Corgna nel 1553. A Bettolle si mantengono ancora tratti di mura della cinta più esterna localizzata dietro le abitazioni di via Vittorio Veneto e sotto l’acquedotto.

LA REAL FATTORIA DI BETTOLLE

Il castello di Bettolle vide le prime bonifiche apparire nel territorio già a partire dalla fine del 500. Foiano della Chiana nel 1525 decise di bonificare i propri terreni palustri donandoli alla famiglia dei Medici. A partire dalla fine del cinquecento poi il governo Granducale decise di organizzare la Valdichiana paludosa in diverse fattorie donandole ai Cavalieri di Santo Stefano, ordine cavalleresco voluto da Cosimo dei Medici.

Bettolle ebbe la sua fattoria dal 1620 e controllava un territorio che arrivava fino alla Stazione di Montepulciano. Nei territori bonificati vi si coltivava diversi prodotti agricoli che rendevano ricco tutto questo territorio dando lavoro ai contadini che colonizzavano le vecchie vallate paludose.

Le origini della Real Fattoria di Bettolle sono avvolte nell mistero. Bettolle probabilmente già nel XVI° secolo, aveva già una fattoria il cui territorio era limitatissimo e condiviso in gran parte con i possedimenti dei Passerini che comperarono i terreni paludosi della pianura bettollina a partire dal 1515. I territori, che vanno da Bettolle sino al Ponte di Valiano, erano paludosi e appartenevano alla Real Fattoria di Torrita (allora Turrita), che era già esistente al 1595. Nel 1559 la zona della palude dove oggi sorgono i poderi della Fila era denominata del ‘Gorgone’ perchè gorgogliava il letto paludoso dela Foenna. Solamente a partire dalla seconda metà del 600, la sede della fattoria fu trasferita a Bettolle, cui prese anche la denominazione. Tale motivo di trasferimento è ancora oggi inspiegabile e per un certo periodo di tempo, nella prima metà del 600, la denomminazione era Torrita- Bettolle.

 

Ultima modifica: giovedì, 22 maggio 2025

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